BEA per il Premio Redazione dalla 5° edizione del MelaCantoTalent!

CARMELA DADDIO:
SOGNI DI BAMBINA CHE CONTINUANO DA ADULTA

di Paolo Cavaleri

L’intervista che segue è un collegamento intercorso fra Carmela Daddio, in arte BEA, vincitrice del ‘Premio Redazione’ offerto dalla testata giornalistica ‘La Redazione Online’ e lo stesso giornale per approfondire il tema della Creazione D’Autore, conoscendo così più nel particolare gli artisti scelti dall’edizione del primo Social Talent in Italia alla sua 5° edizione: MelaCanto Talent.


CIAO BEA QUI È LA REDAZIONE ONLINE PER LE NUOVE CREAZIONI D’AUTORE ITALIANE

Parlaci del tuo nome d’arte. Da dove viene? Ha un significato particolare?
<<Ciao a tutti, grazie per questo appuntamento che aspettavo dopo il Contest come Premio.
‘BEA’ nasce come nome d’arte per non dire quello vero, fu per una questione di privacy sui miei dati personali. Poi continuai con questo nome, lasciandolo così ho avuto successo, il mio vero nome è Carmela Daddio. Dieci, quindici anni fa adottai questo nominativo, quando lavoravo per un’agenzia, l’ho confermato anche per TikTok, e da lì conobbi dei maestri che mi consigliarono di studiare: Salvatore Giordano per esempio, segretario del Cantagiro Nazionale, artista e attore
>>.

Come ti sei avvicinata alla musica? Hai avuto conoscenti, familiari o amici che ti hanno sensibilizzata, oppure è stata univocamente una tua necessità?
<<Ho amato il canto fin da bambina, alle elementari ero già dotata, gli stessi maestri mi consigliarono di continuare studi canori. Appena compiuti sedici anni feci parte di un coro ecclesiastico, era un organico del Duomo di Acerra sotto la curia di Don Riboldi. Negli anni continuai col karaoke e poi conobbi a Lodi il manager di Francesco Baccini>>.

Sei cantante, interprete, strumentista, cantautrice … come ti definiresti? Hai avuto approccio a più strumenti? Hai degli autori di riferimento? Quali generi musicali preferisci?
<<Cantautrice, ma anche interprete perché ho tanto da imparare. Sul mio profilo ho scritto ‘artista’ ma ho ancora tutto in costruzione … interprete è l’appellativo che sento più mio, fondamentalmente sono allieva. Cominciai con un corso di chitarra, e anche grazie alla tastiera per allenare la voce. Mi approcciai alle canzoni di Mina, con un suo pezzo a Casa Sanremo passai la selezione: si chiamava “L’importante è finire”. Ricordo che in una puntata del contest, passò il commento di Barresi, collaboratore di Morricone … fu un grande onore. Prediligo i generi degli anni 80, degli anni 70, perché sono artisti ricchi di dinamiche. Al momento sto studiando un pezzo di Arisa per un nuovo festival. Il brano è La Notte”>>.

Qual è il messaggio a cui tieni di più? Che cosa vorresti che fosse trasmesso con la tua musica?
<<Che non bisogna mai smettere di sognare, perché i sogni spesso si avverano: io c’ho creduto e il mio sogno si è avverato. È importante fare sempre quello in cui si crede, non dobbiamo smettere solo perché tentano di buttarci giù … se ci credi devi continuare a fare quello che stai facendo>>.

Il MelacantoTalent è stata la tua prima esperienza nel confronto con altri artisti? Proprio riguardo al contest, come hai vissuto il tuo rapporto con la tecnologia, pensi che possa creare delle possibilità in più per ulteriore visibilità? Hai per caso delle pagine social di riferimento dove è possibile ascoltarti?
<<No, ebbi la possibilità di un confronto in altre situazioni. Già altri contest e altre esperienze come quella di Sanremo sono stati ricchi per me. Per quanto riguarda la tecnologia, si credo che essere tecnologici possa servire, avere una presenza online e crescere sui social sono ambedue aspetti importantissimi. Al momento sono su Facebook, come ‘beacantante’, su Instagram con il nome ‘beacantanteofficial’, ma anche TikTok per ‘beacantanteofficial’. Inoltre ho un canale Youtube chiamato ‘beacantante’, e Spotify con lo stesso nome>>.

Giudici e concorrenti. Hai potuto approfondire il rapporto con alcuni dei tuoi competitor, sono nate per caso delle collaborazioni? Per i giudici invece, uno o più di loro ti hanno permesso di scoprire delle inclinazioni artistiche differenti, o hai scoperto delle qualità che non sapevi di avere?
<<Non ancora, ho avuto poco tempo è stato un periodo molto laborioso. I giudici mi hanno aiutato a scoprire una cosa nuova, nella scelta dei pezzi, utile a capire bene cosa stai vivendo. Il contest mi è stato d’aiuto per via dei nuovi contatti social: la votazione delle mele verdi ha portato nuova linfa ai canali.
Alex Bimbi è stato il mio giudice. Il brano “Anche se piovono sassi” lo proposi all’inizio, poi continuai anche con un’interpretazione di Battisti in finale
>>.

Ti sei mai interessata oltre alla musica, ad altri tipi di arti performative, danza o recitazione per esempio? Ti sei esercitata al canto in altre lingue?
<<Danza no. Recitazione mi piacerebbe ma ho avuto una esperienza come presentatrice. Una volta presentai una serata a teatro, prima di andare a Sanremo: eravamo io e un’altra artista che faceva parte di Casa Sanremo, fu uno spettacolo di un’Accademia, al Teatro Summarte di Somma Vesuviana. Non ho mai cantato in altre lingue, ma sono riuscita a fare un progetto con la musica napoletana: ho pubblicato il mio primo LP, “Per amore della musica”, insieme ad altri artisti. Li ho incontrati grazie a Gennaro Scuotto, grande musicista. Ritengo che questa tradizione musicale per un autore sia una scuola importante da tutto il mondo. Pensiamo ai migliori tenori mondiali, Bocelli e Pavarotti l’hanno cantata, io mi considero sempre un’interprete, anche di questo tipo di canzoni>>.

Quali piani hai per il futuro? Produzioni, nuovi brani, collaborazioni, nuovi canali o altri progetti?
<<Nuovi Brani, e tutto quello che la vita mi vuole regalare: non progettai Casa Sanremo, ma alla fine ho dovuto dire che ero in quel contesto. Ho superato molto le mie aspettative. Il mio vecchio insegnante, Danilo De Falco, frequentando quel mondo, mi consigliò di tentare. Mi piacerebbe attivare delle sinergie con concorrenti del Melacanto, anche perché sono cresciuta e cambiata in modo pazzesco. È da poco uscita una bellissima canzone nel periodo di Natale, titolata “Jamme A Vere” con la partecipazione di Tommy Riccio. Al Teatro Summarte di Somma Vesuviana, l’11 gennaio 2025 farò uno spettacolo con quattro big della musica italiana: Giusy Attanasio, Tommy Riccio, Franco Moreno, Antonio Ottaiano. Sto lavorando al mio secondo inedito grazie al mio Maestro Rino Quattromani, Direttore artistico di ‘Una Voce in Campania’ un festival dove io partecipo per la terza volta. Sono molto grata a Rino per la sua professionalità e per il percorso che stiamo facendo insieme. Inoltre, fra poco tempo avrò un Master con Angelo Valsiglio, autore di alcune canzoni di Laura Pausini, Ivana Spagna e Anna Oxa. Da questo iter sarebbe possibile in seguito la partecipazione a un nuovo festival che si terrà a Verona nel mese di maggio>>.

Grazie Bea per la tua gentilezza e disponibilità, ti auguro a nome della Redazione Online un ottimo proseguimento di percorso.
<< Grazie a voi! >>.


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Si ringraziano inoltre
www.poloartisticovinile.com
www.melacantotalent.it


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